“lo hanno capito tutti: il lavoro pubblico ha pagato un prezzo troppo alto. Il personale delle pubbliche amministrazioni è stato utilizzato per coprire i buchi e, da ultimo, per un'operazione propagandistica e del tutto insufficiente sul cuneo fiscale. Soldi che i cittadini-lavoratori restituiranno con una maggiorazione, a causa della riduzione dei servizi e dell'aumento della tassazione locale”. Così Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, rimarcano le ragioni di una mobilitazione che porterà il personale dei settori pubblici in piazza, con uno sciopero nazionale articolato sul territorio.
