incontro con capo di stato maggiore esercito del 18 marzo 2014

smeIl 18 marzo 2014 si è tenuto l’incontro con il Capo di Stato Maggiore Esercito, relativo ai provvedimenti inseriti nei decreti legislativi attuativi della legge delega,

In apertura della riunione il Capo di Stato Maggiore, Generale di Corpo d’Armata Claudio GRAZIANO, ha evidenziato l’importanza strategica ed economica degli Enti dell’Area industriale per la Forza Armata e che la loro riorganizzazione è tesa al loro efficientamento finalizzato anche al recupero delle lavorazioni esternalizzate.

CGIL-CISL-UIL hanno rappresentato al Vertice della Forza Armata che nel momento attuale è necessaria :

  • Sinergia tra responsabili delle Forze Armate e OO.SS. nel sollecitare un intervento politico che possa sbloccare il turn over, soprattutto per quella parte di Enti dell’Area tecnico industriale che necessitano di personale tecnico specializzato;
  • Formazione permanente e riqualificazione del personale civile;
  • Quantificazione delle risorse derivanti dalla riorganizzazione della Sanità militare come previsto dal protocollo di intesa siglato in data 13 febbraio 2013;
  • Efficientamento diagnostico degli Enti della Sanità militare e dei Poliambulatori/Unità di aderenza sanitaria anche con l’attuazione di collaborazioni con il S.S.N.
  • Recupero di risorse per la dismissione degli immobili, visto che la Forza Armata è quella che ne possiede maggior numero;
  • Utilizzo delle risorse ad incremento del Fua di Amministrazione come previsto dalla legge delega e decreti attuativi;
  • Relazioni sindacali territoriali improntate al rispetto reciproco dei ruoli, con trasparenza e serenità in un momento in cui la riorganizzazione potrebbe creare tensioni con e tra il personale.

Prendiamo atto della disponibilità del Capo di Stato Maggiore, che ha recepito la nostra richiesta tesa ad ottenere un differimento dell’applicazione dei provvedimenti relativi agli Enti dell’Area industriale ed ha concordato con le OO.SS. sulla necessità del mantenimento di corrette relazioni sindacali sia a livello centrale che territoriale e sul sostenere una politica per lo sblocco del turn over.

Tuttavia dobbiamo rilevare la mancanza di risposte esaurienti in merito alla problematica della riduzione del personale civile, sia per effetto dell’applicazione della L.244/2012, sia per effetto dei collocamenti a riposo, che ridurranno di fatto la capacità produttiva degli Enti/Stabilimenti.

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