Primo passo del governo nella riapertura della trattativa sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Il ministro della pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha dato infatti mandato all'Aran per arrivare a un accordo con i sindacati sulla riduzione dei comparti da 11 a 4, in attuazione della riforma Brunetta.
Ora la palla passa all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle p.a. che dovrà convocare i sindacati per ragionare attorno al delicato tema della riduzione dei comparti senza cui però non si può passare a parlare dell'aggiornamento dei livelli salariali.
Com'è noto la riduzione dei comparti, prevista dalla legge Brunetta del 2009, è rimasta fino ad ora congelata anche perché da allora la contrattazione nel pubblico impiego è rimasta ferma. Il tema è tornato d'attualità dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha sentenziato l'illegittimità «sopravvenuta» del blocco dei contratti pubblici. E con la mossa di ieri il governo ha compiuto il primo passo formale verso la riapertura del tavolo contrattuale anche in vista della sessione di bilancio ormai prossima.
«Siamo pronti a sfidare il governo sull'innovazione contrattuale e organizzativa che meritano i cittadini e che le lavoratrici e i lavoratori pubblici aspettano da troppo tempo», ha commentato Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp. «Sei anni di blocco contrattuale non hanno congelato solo i salari dei dipendenti e professionisti pubblici, ma il cambiamento nel modo di organizzare e gestire i servizi alle comunità. Serve una stagione di vera innovazione pubblica. E per questo bisogna far ripartire la contrattazione nazionale e integrativa. Puntando sulle competenze e le professionalità e costruendo servizi più avanzati, veloci, sostenibili e di qualità».
02 Ott2015
Contratti p.a., si apre il tavolo. Faverin: "Sfidiamo il governo sull'innovazione pubblica" (articolo Italia Oggi)
01 Ott2015
Incontro con Sottosegretario alla Difesa del 28 settembre 2015. Procedure sulla mobilità volontaria e reimpieghi del personale civile.
Si è tenuta il 28 settembre 2015 la riunione convocata dal Sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, per discutere della proposta elaborata dall'amministrazione sul tema della mobilità volontaria interna e i reimpieghi.
Giudichiamo positivamente il risultato finalmente ottenuto per i dipendenti civili del Ministero della Difesa, peraltro in linea con le richieste avanzate dai lavoratori e con la piattaforma sindacale, che prevedeva l'introduzione di regole e criteri precisi e trasparenti nelle procedure di mobilità e reimpiego del personale.
Di seguito alla definizione di questo tema, abbiamo ritenuto opportuno sottoporre al Sottosegretario almeno altre 4 questioni, che allo stato attuale permangono tuttora irrisolte, anche a causa di una modalità di confronto eccessivamente dilatata nel tempo.
Giudichiamo positivamente il risultato finalmente ottenuto per i dipendenti civili del Ministero della Difesa, peraltro in linea con le richieste avanzate dai lavoratori e con la piattaforma sindacale, che prevedeva l'introduzione di regole e criteri precisi e trasparenti nelle procedure di mobilità e reimpiego del personale.
Di seguito alla definizione di questo tema, abbiamo ritenuto opportuno sottoporre al Sottosegretario almeno altre 4 questioni, che allo stato attuale permangono tuttora irrisolte, anche a causa di una modalità di confronto eccessivamente dilatata nel tempo.
30 Set2015
Contratti Pa. Cgil, Cisl, Uil: "Il Governo ci convochi, servono risposte"
“Abbiamo chiesto da tempo al Governo la stagione dei rinnovi contrattuali nel lavoro pubblico e, per questo, i Segretari Generali di Cgil, Cisl, Uil hanno rinnovato nei giorni scorsi la richiesta per un incontro prima del varo della legge di stabilità. Ad oggi continuano a mancare le risposte. Il Governo non perda altro tempo per convocarci”. Così i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil Serena Sorrentino, Maurizio Bernava e Antonio Foccillo.
“Ribadiamo che per la definizione dei comparti Cgil, Cisl, Uil, sono pronti a discutere e a trovare soluzioni in modo da avviare una piena stagione contrattuale.
Piuttosto il Governo si affretti a varare finalmente il necessario Atto di Indirizzo.
Dopo 6 anni di blocco contrattuale e i tagli della spesa che ancora continuano, è necessario un rinnovo contrattuale i cui aumenti retributivi siano in grado di garantire il potere di acquisto delle retribuzioni, mentre dalle dichiarazioni dei Ministri, continuano ad essere oscure le risorse che la Legge di stabilità deve destinare al rinnovo dei contratti collettivi dei settori pubblici.
Cgil, Cisl, Uil ribadiscono che i nuovi contratti debbono perseguire la liberazione e la valorizzazione della contrattazione nazionale e decentrata indispensabile strumento per introdurre quegli elementi di innovazione per una riforma della Pubblica Amministrazione positiva che valorizzi anche il lavoro e la partecipazione degli addetti per realizzare una profonda e necessaria riorganizzazione delle strutture pubbliche.
Più che dichiarazioni che annunciano possibili atti successivi ci aspettiamo dal Ministro l'apertura immediata del confronto. Ulteriori ritardi oltre ad alimentare il malcontento dei lavoratori, provocheranno una stagione di mobilitazione e di conflitto”.
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