FUA 2015 e FUA 2016. Primo incontro a Persociv. 21 giugno 2016

A seguito della positiva certificazione dell’ipotesi di accordo relativa al FUA 2015 da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in data odierna si è proceduto alla sottoscrizione definitiva.
Al riguardo, in relazione alla comunicazione della Direzione Generale in merito alla riduzione dell’ammontare del FUA di circa 800.000 euro, abbiamo firmato il testo per non ritardare ulteriormente il pagamento delle competenze ai lavoratori, presentando una nota a verbale e chiedendo copia delle note di Funzione Pubblica e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che si allegano.
Per ciò che concerne il FUA 2016 la Cisl FP ha rappresentato molteplici considerazioni ed osservazioni, che si elencano di seguito:
1) E’ stato richiesto il prospetto sulla costituzione del fondo.
2) E’ stata fatta rilevare la mancata previsione dello zainetto economico per il numero dei
militari transitati nei ruoli civili nell’anno 2015.
3) Abbiamo proposto di spalmare l’importo di 14.254.900 euro, risorse necessarie per
finanziare gli sviluppi economici interni alle aree per 7.002 unità, riducendo in proporzione
tutti gli istituti contrattuali e non come proposto dall’amministrazione solo il fondo unico di
sede, ossia particolari posizioni di lavoro, turni, reperibilità, posizioni organizzative,
indennità di mobilità e FUS.
4) Abbiamo espresso perplessità in ordine alla novità introdotta nell’allegato 11 (indennità di
mobilità) per ciò che concerne l’elevazione da oltre 30 a oltre 50 km, quale requisito per
ottenere detta indennità.
5) In riferimento all’art. 11 abbiamo ritenuto eccessiva la ripartizione tra performance
individuale e FUS del 50% per l’una e per l’altra fattispecie, anche in relazione alle diffuse e
numerose criticità sull’applicazione del sistema di valutazione nel Ministero della Difesa,
così come abbiamo testimoniato e documentato nel nostro recente dossier. Al riguardo,
abbiamo proposto di destinare almeno il 75% delle risorse disponibili al FUS e il resto alla
performance individuale.
6) Sempre in tema di valutazione, ed in riferimento alle citate criticità e errori/omissioni,
abbiamo fatto presente che gli stessi non potranno pregiudicare l’esclusione di neanche un
lavoratore da tale istituto e che, pertanto, anche in relazione al carattere sperimentale del
sistema in esame, abbiamo chiesto di disciplinare con atto negoziale parallelo (protocollo)
per ricercare le più opportune soluzioni a favore dei lavoratori civili della Difesa ed evitare
immotivate omissioni e/o esclusioni.
7) Per ciò che concerne l’art. 12 abbiamo proposto di ridurre le griglie, ai fini dell’erogazione
del trattamento economico in argomento, dalle 5 proposte della Direzione Generale a 3,
ossia la prima da 0 a 40, la seconda da 41 a 70, la terza da 71 a 100. Inoltre, in riferimento al

comma 3 abbiamo proposto di destinare le somme accantonate in base agli articoli
precedenti che non siano integralmente spese al solo FUS.
8) Sull’articolo 14 comma 1 lett. b) abbiamo chiesto di elevare il limite dal 15 al 20%, da
determinarsi in sede di contrattazione di posto di lavoro.
9) Sulle progressioni economiche da realizzare con decorrenza 1.1.2017 (norma
programmatica) per poter valutare compiutamente la proposta della Direzione generale di
realizzare 9.972 passaggi, che comporterà un costo pari a circa 18.700.000 euro, abbiamo
chiesto che ci siano fornite anche in questa circostanza informazioni di dettaglio sulla
quantità della parte fissa e della parte variabile del fondo.
10) Da ultimo, ma non per ordine di importanza, per ciò che concerne l’allegato 12, recante
criteri per l’attribuzione degli sviluppi economici con decorrenza 1.1.2016 abbiamo
proposto:
a) Occorre ponderare i tre criteri relativi all’esperienza professionale, titoli di studio
culturali e professionali e valutazione (es. 30 – 30 – 30 o 20 – 20 – 20, ecc.).
b) Esperienza professionale: anzianità di servizio nella fascia retributiva di appartenenza
1,5 punti per ciascun anno, anzianità nei ruoli civili della Difesa 0,5 punti per anno,
anzianità di ruolo in altra pubblica amministrazione 0,4 per anno, idoneità conseguita in
procedure di progressioni economiche all’interno delle aree in ambito Difesa 6 punti.
Per ciò che concerne la seconda area espungere il punteggio relativo agli incarichi
professionali ovvero elencarli tutti.
c) Sanzioni disciplinari: disciplinare la materia con un paragrafo a parte e non nell’ambito
dei criteri, prevedendo una penalizzazione di 2 punti per ogni multa e 4 punti per ogni
sospensione dal servizio pari o inferiore a 10 giorni eliminando le altre sanzioni
proposte.
L’Amministrazione si è dichiarata disponibile ad approfondire le proposte della Cisl FP e
fornirà le relative risposte in occasione del prossimo incontro programmato per il 6 luglio.

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